Edo Japan

 

Tokyo

14 Giorni / 13 Notti - Itinerario: Tokyo, Matsumoto, Kiso Fukushima, Magome, Tsumago, Takayama, Shirakawago, Kanazawa, Kyoto, Nara, Monte Koya, Osaka

1° Giorno – Tokyo

Previsto Japan Rail Pass di 14 Giorni

Arrivo all’aeroporto di Tokyo e trasferimento libero in Hotel.

Pernottamento.


2° Giorno – Tokyo

Giornata a disposizione.

Visite suggerite:

La torre di Tokyo
Realizzata nel 1958(costruzione voluta dal governo giapponese del dopoguerra, a simboleggiare la rinascita del Giappone come potenza economica) ed è una struttura di supporto delle antenne per la trasmissione di segnali radio e televesivi. E’ alta 333 metri(tutt’oggi la più alta torre di acciaio auto-portante), quindi circa
9mt in più della Tour Eiffel, della quale è spudoratamente una copia,con uniche differenze proprio l’altezza e i colori “base”, bianco e rosso(scelti in accordo con regolamenti di sicurezza per la navigazione aerea). Di notte poi questa struttura diviene un vero è proprio spettacolo da ammirare,in quanto è splendidamente illuminata,color arancio in inverno e bianche in estate e in occasione di alcuni eventi (Natale, World Diabetes Day, apertura della Fifa World Cup ed altri) sono state utilizzate colorazioni particolari.

All’interno della torre, nei primi piani, si trovano ristoranti e sale da tè, negozi di souvenir, un acquario con oltre 800 specie di pesci diversi, per un totale di 50.000 esemplari (1F), una sala giochi, un museo delle cere dedicato alle star mondiali (3F), il Tokyo Tower Carnival, dove ci si può intrattenere con immagini olografiche tridimensionali e la Trick Art Gallery, che raccoglie pitture 3-D che creano simpatici effetti visivi (4F).

I Giardini Orientali del Palazzo Imperiale
In questo giardino di 21 ettari adiacente al palazzo imperiale, anticamente fu eretto il torrione del castello di Edo. Oggi ospita numerosi alberi, simboli di tutte le province del Giappone, il Sannomaru Shozokan, o museo delle collezioni imperiali, numerosi monumenti storici e un tipico giardino giapponese.

Il quartiere della Ginza
E' il quartiere del lusso e dell’alta moda. Concentrati in questa zona ci sono numerosi negozi e centri commerciali, per la maggior parte dedicati a costosi articoli di lusso, gioielli e prestigiosi capi d’abbigliamento. Fra le insegne dei negozi spiccano numerosi marchi italiani famosi nel mondo.
Ci sono anche molti ristoranti e locali alla moda, anche in questo caso predominano nomi italiani, che spesso sono sinonimo di classe, qualità e lusso.
Ginza Wako
Questo edificio è il simbolo di Ginza e la sua costruzione risale al 1932. Al suo interno ci sono numerosi negozi di lusso e gioiellerie.
Sony Building
All’interno del Palazzo Sony si possono vedere i nuovi prodotti di questo colosso dell’elettronica giapponese, fra cui televisori, telefoni cellulari, videocamere e console PlayStation.
Teatro Kabukiza
Il Kabukiza di Ginza è un famoso teatro Kabuki attualmente inaccessibile al pubblico perché è in corso la sua ricostruzione. La riapertura è prevista per la primavera 2013.
Tokyo Down Town (Museo Nazionale, mercato Ameyoko, tempio di Asakusa Kannon, crociera sul fiume Sumida, giardini Hamarikyu con sosta per il tè, Ginza)

Giardini di Hamarikyu
A qualche passo dal mercato di Tsukiji, l’Hama-Rikyu Onshi Teien, giardino emblematico della capitale giapponese, seduce per i suoi stagni e padiglioni.

L’effervescenza del mercato di Tsukiji cede il posto alla calma dell’antica riserva di caccia dei Tokugawa. Il suo giardino, l’Hama-Rikyu Onshi Teien, resta uno dei più belli di Tokyo, protetto fin dal 1952 dal suo titolo di “sito storico speciale”. Il parco ospita anche una riserva di uccelli. Malgrado il bombardamento che distrusse, nel 1944, le principali case da tè, esso ha conservato i suoi tre stagni, tra i quali l’immenso Shioiri e i suoi due isolotti.

Stilizzato e miniaturizzato, questo mondo vegetale illustra molto bene la definizione del tipico giardino giapponese: l’impronta di un paesaggio naturale. Proprietà di caccia dell’Imperatore durante l’epoca Meiji, poi delegato alla municipalità di Tokyo nel 1945 da Hirohito, l’Hama-Rikyu Teien traccia a modo suo la storia del Giappone e la successione delle sue ere politiche e imperiali.
I suoi piani d’acqua illustrano lo splendore di un’esattezza geometrica da maestri. Attraversare lo stagno Shioiri attraverso un piccolo ponte e accedere all’isolotto dove ha sede l’ultima casa del tè del giardino, permette di gustare il Giappone al prezzo di una torta e di una tazza di tè.

Breve crociera sul fiume Sumida
Piacevole minicrociera di circa 35 minuti che conduce fino ad Asakusa

Tempio di Asakusa Kannon
Il più venerato tempio buddista del paese, l'Asakusa Kannon Temple con tempo per passeggiare lungo la Nakamishe Shopping Arcade.
La leggenda racconta che il Tempio Kannon di Asakusa fu eretto nel secolo VII quando due pescatori locali raccolsero nelle loro reti una statua di Kannon.
In origine costruito in quel luogo per raccogliere la statua, il tempio è stato ristrutturato e ampliato molte volte nel corso dei secoli. L'immagine originale di Kannon trovata dai pescatori si dice sia sepolota al di sotto del santuario interno, dorato, che si trova dietro l'altare principale, ma non sono mai state fatte verifiche.
Il quartiere di Asakusa è parte dell'antico centro o shitamachi di Tokyo. Abitato da mercanti e artigiani durante il peridodo Edo (1603-1867), Asakusa è ancora una zona assocciata alla cultura popolare giapponese.
Il tempio Kannon (apertura di 24 ore su 24), nel cuore del cantiere e il più antico di Tokyo, è luogo di venerazione.
Il kaminarimon o la porta del Dio del Tuono, adornata con un'enorme lanterna in carta rossa, segna l'ingresso principale. La Nakamise-dori Street inizia all'interno della porta e conduce al complesso del tempio.

Lungo la strada, sempre affollata, si trovano bancarelle che vendono snack, oggetti tipici e souvenir.
Al termine della strada la porta Hozomon conduce a una pagoda di 5 piani e al palazzo principale. Entrambi gli edifici sono copie in calcestruzzo del dopoguerra con le strutture di legno originali.
Il palazzo principale non ha un'architettura particolare, tuttavia il flusso di visitatori è sempre alto. All'ingresso è posto un'enorme incenso in bronzo. I fedeli immergono le mani e il capo nel fumo dell'incenso, un rito per guarire o prevenire le malattie, prima di salire i gradini e offrire la loro preghiera a Kannon (la dea della misericordia).


3° Giorno – Tokyo

Giornata a disposizione.

Visite suggerite:

Il Santuario Meji
Il Santuario di Meijijingu si trova al centro di un lussureggiante parco che comprende circa 100000 alberi. È dedicato all’imperatore e all’Imperatrice Meiji. Il santuario è un edificio particolarmente rappresentativo dell’arte scintoista e vanta il più alto numero di visitatori durante le festività di Capodanno.
Potrete vivere l’atmosfera dei giovani giapponesi lungo la via Takeshita-dori nel quartiere alla moda di Harajuku. Il Museo Memoriale d’Arte di Ota espone la collezione di ukiyo-e di Ota Seizo, per un totale di 12000 stampe che ripercorrono tutta l’epoca Edo. Scendendo lungo la via Omotesando, ricca di eleganti boutique e ristoranti, arriverete alla Galleria Okamoto Taro Kinenkan, dove sono esposte molte delle sue opere. La via Kotto-dori (la strada degli antiquari) dal fascino silenzioso è popolata di numerosi negozi di antiquariato.

Omotesando
E' una delle zone più frequentate per lo shopping e si trova a pochi passi da Takeshita Dori, la strada dello shopping giovanile, ed anche qui non mancano negozi, bar e ristoranti, più o meno famosi. La zona è rinomata inoltre per ospitare le avveniristiche boutiques delle grandi firme, da Prada a Chanel, da Louis Vitton a Christian Dior.

Harajuku (Takshida Dori)
La strada (esclusivamente pedonale) simbolo del quartiere, una strada molto stretta lunga circa 400 metri, dove si concentrano i negozi, le "boutiques" delle mode giovanili più eccentriche del momento e i cafè più "inn". Altrettanto interessanti sono le stradine intorno a questa via.

Attenzione perchè nel weekend questa strada è veramente affollata, un livello di affollamento difficile da capire per un italiano dato che in Italia è difficile ad assistere a densità tali di esseri umani nello stesso luogo.

Al di là dei vari negozi di moda che potete scoprire da soli segnalo il negozio Daiso Harajuku, un grande 100 yen shop (tutto a 105 yen).

Incrocio di Shibuya
Shibuya, l’incrocio più trafficato al mondo. Quando scatta il verde al semaforo, centinaia e centinaia di persone attraversano contemporaneamente la strada. Succede a Shibuya, uno dei 23 quartieri di Tokyo, dove quotidianamente si assiste ad uno spettacolo straordinario.
All’incrocio, le strisce sono poste in obliquo e quando le automobili si fermano, i pedoni si spostano in ogni direzione. Nelle ore di punta, si arriva anche a oltre 3mila persone che attraversano contemporaneamente.
Per i giapponesi, l’incrocio di Shibuya, è uno snodo fondamentale per muoversi in città, mentre per i turisti è diventato quasi un’attrazione turistica.
Per questo se vi trovate a passare da lì occhio a dove mettete i piedi, il caos c’è ma è ordinato: bisogna camminare in fila e non avere ripensamenti!


4° Giorno – Tokyo – Nagano – Matsumoto – Kiso Fukushima

Trasferimento libero alla stazione di Tokyo.

Treni suggeriti:

Tokyo – Nagano Shinkansen Kagayaki n. 505 08.36-09.59
Nagano – Matsumoto JR Shinonoi per Kofu 10.07-11.25

Visita suggerita al castello di Matsumoto ed al museo d’arte cittadino utilizzando i mezzi pubblici.
Il periodo Tokugawa (1603 - 1867) indica quella parte della storia del Giappone in cui la famiglia Tokugawa detenne, con lo shogunato, il massimo potere politico e militare nel Paese.

Si trova a 15 minuti a piedi dalla stazione ferroviaria (o a soli 5 minuti di Autobus) ed è aperto dalle ore 08.30 alle ore 17.30 (ultimo ingresso alle 16.30; aperto tutti i giorni tranne che il 30 e 31/12 (ingresso JPY 610).

L'epoca Tokugawa è meglio nota come periodo Edo, dal nome della capitale shogunale, Edo appunto, ribattezzata Tokyo nel 1869, mentre lo shogunato è anche noto con il termine bakufu.
Iniziò con la battaglia di Sekigahara (1600), o meglio con l'assunzione del titolo di Shogun da parte di Tokugawa Ieyasu, nel 1603, e si concluse con la caduta dello shogunato dei Tokugawa e la restaurazione Meiji, ovvero l'assunzione del potere politico da parte dell'imperatore (dopo che per molti secoli gli imperatori giapponesi erano rimasti figure solo simboliche, prive di ogni potere reale).
Il castello di Matsumoto fu costruito oltre 400 anni fa, tra il 1593 e il 1594, ed è uno dei quattro castelli indicati come tesoro nazionale insieme a quelli di Himeji, Inuyama e Hikone.
Essendo stato costruito durante il periodo Sengoku (il periodo della guerra tra stati) e su un territorio pianeggiante sono stati privilegiati i sistemi di difesa piuttosto che il comfort come residenza: al suo interno vi sono infatti scale molto ripide e sebbene dall'esterno si vedano solo 5 piani, in realtà vi è un piano "nascosto" per sorprendere i nemici che fossero riusciti ad entrare.

Proseguimento alla volta di Kiso Fukushima, nel cuore della valle di Kiso.

Treni suggeriti:

Matsumoto – Kiso Fukushima Espresso Shinano n. 14 13.52-14.30

oppure

Matsumoto – Kiso Fukushima Espresso Shinano n. 16 14.53-15.30


La cittadina di Kiso Fukushima si trova a circa metà strada della famosa Nakasendo Route, nella valle di Kiso - prefettura di Nagano (una delle zone più montuose del Paese), ed è il punto di partenza ideale per partire alla scoperta delle antiche cittadine postali che servivano come punto di sosta lungo i circa 530 km che collegavano la vecchia Edo (ora conosciuta con il nome di Tokyo) con Kyoto nell’epoca Edo ed era percorsa da dignitari e messaggeri dell'impero, ma anche pellegrini e mercanti la usavano per i loro trasferimenti.

Trasferimento libero in Ryokan, sistemazione e pernottamento.

Nukumori-No-Yado Komanoyu Ryokan
47-2, Fukushima, Kiso-machi, Kiso-gun, Nagano Prefecture
https://en.visitkiso.com/hotels/30/detail/

Il Ryokan si trova a circa 10 minuti di Taxi dalla Stazione Ferrooviaria di Kiso Fukushima.


5° Giorno – Kiso Fukushima – Nakatsugawa – Magome - Tsumago – Nagiso – Kiso Fukushima

Trasferimento alla stazione ferroviaria e partenza alla volta di Nakatsugawa.

Treni suggeriti:

Kiso Fukushima - Nakatsugawa Espresso Shinano n. 4 09.13-09.49

Arrivo e proseguimento con autobus delle 10.15 (non è possibile effettuare la prenotazione in anticipo ed il biglietto costa circa JPY 560) alla volta di Magome dove l’arrivo è previsto alle 10.40 (possibile anche prendere il treno Shinano 6 10.30-11.06 e l’autobus 11.15-11.40).

Tempo per visitare la cittadina di Magome e quindi proseguire per il percorso di 8 km (solitamente dalle 2 ore e mezza alle 3 ore) che, attraverso foreste e campagna conduce fino a Tsumago (suggeriamo di effettuare il percorse in questa direzione in quanto vi sono meno salite).
Il percorso è molto frequentato e ben segnalato, anche in inglese; d'inverno però la neve, molto abbondante nonostante l'altitudine modesta, può renderlo impraticabile.

Magome e Tsumago sono due piccoli, antichi villaggi posti a cavallo del confine tra la prefettura di Gifu (Magome) e quella di Nagano (Tsumago), divisi da un passo montano di 800 metri, il Magome toge. Sono sorti nel periodo Edo (1600-1868) come stazioni di posta (juku: sono noti anche come Magomejuku e Tsumagojuku) sul Nakasendo, l'importante strada che collegava la vecchia capitale Kyoto alla nuova capitale Edo passando per l'interno del paese.

I due villaggi hanno prosperato per secoli offrendo vitto e alloggio ai viaggiatori; l'epoca del declino è venuta più recentemente, soprattutto a causa dell'apertura della linea ferroviaria Chuo, che segue il fondovalle ed evita il passo di Magome. Negli ultimi decenni hanno saputo riproporsi come località turistiche, grazie al loro aspetto pressochè immutato dai tempi degli shogun Tokugawa e alla loro posizione in mezzo alla natura; in Giappone sono molto noti e molto visitati, e nei periodi di punta possono essere parecchio affollati. Non sono sconosciuti nemmeno al turismo internazionale, anche se la maggior parte dei tour organizzati tende ad evitarli per la loro posizione lontana dalle città e la mancanza di grandi alberghi.

Cosa molto inconsueta in Giappone, sia a Magome sia a Tsumago non è permesso nessun elemento che non avrebbe potuto esistere in un villaggio del periodo Edo: quindi niente auto, niente antenne TV e soprattutto niente linee elettriche e telefoniche, che nei centri abitati giapponesi sono di solito presenti in modo massiccio e invadente.

Magome: è un villaggio molto piccolo la cui via principale si sviluppa su un pendio abbastanza ripido; gli appassionati di letteratura possono visitare la casa natale di Shimazaki Toson, famoso scrittore del periodo Meiji (1868-1912) che ha descritto in una sua opera la vita a Magome nel periodo immediatamente successivo alla caduta degli shogun Tokugawa.

Tsumago: il villaggio si trova in piano e cosiste di un'unica via, completamente fiancheggiata da case del periodo Edo che creano un quadro perfetto. L'edificio dello honjin (alloggio per i funzionari di governo) è stato ristrutturato ed è visitabile all'interno; in parte è adibito a museo storico. Tuttavia l'interesse del posto è dato soprattutto dal suo aspetto complessivo.

I villaggi sono entrambi molto piccoli e compatti; tutto quello che merita una visita si trova sulla via principale e la fermata dell'autobus è a poca distanza. Ciascun villaggio ha il suo ufficio turistico; gli uffici turistici effettuano anche un servizio di spedizione bagagli a beneficio degli escursionisti. Chi vuole effettuare l'escursione sul Nakasendo può spedire il bagaglio alla partenza e ritirarlo all'arrivo; il costo è di 500 yen a pezzo e il servizio non è disponibile da novembre a marzo.

Da Tsumago, proseguimento con autobus delle ore 16.04 alla volta di Nagiso (non è possibile effettuare la prenotazione in anticipo ed il biglietto costa circa JPY 300) dove l’arrivo è previsto per le ore 16.13.

Possibilità di una breve visita della cittadina e quindi proseguimento in treno per il rientro a Kiso Fukushima.

Treni suggeriti:

Nagiso - Kiso Fukushima JR Chuo Line per Matsumoto 17.19-18.03

Arrivo e trasferimento in Ryokan.

Note: Da Aprile 2018 l’Ufficio del Turismo di Kiso Ontaka potrebbe prevedere un autobus diretto da Tsumago a Kiso Fukushima che in solo 60 minuti potrebbe permettere di rientrare per le ore 17.00.


6° Giorno – Kiso Fukushima – Nagoya - Takayama

Mattinata a disposizione per visitare la cittadina di Kiso Fukushima.

Suggerimao la visita al Tempio Kozen-ji
Kozen-ji è particolarmente famoso per ospitare la tomba di Yoshinaka Kiso, un comandante militare del periodo Heian (794-1185). Il tempio è anche sede di un albero di ciliegio piangente che è il discendente diretto di un albero piantato da Yoshinaka; questo albero è illuminato di notte durante il periodo di osservazione.

Kozen-ji ha anche di 4 diversi giardini. Direttamente di fronte alla sala principale c’è il "Kanun-tei" Garden che è stato creato dal famoso giardiniere Mirei Shigemori durante il periodo Showa (1926-1989). E’ il più ampio giardino "kanrensui" del Giappone, è un tipo di giardino che utilizza la sabbia e le rocce al posto di alberi e di erba. Il tempio ha anche una casa del tesoro dove i visitatori possono sfogliare i vari tesori del tempio.
La quota di ingresso comprende l’accesso sia al tempio sia alla casa del tesoro e ai giardini; il costo è di 500 yen per gli adulti e 300 ¥ per gli alunni delle scuole elementari. Si prega di notare che a partire dalla fine di novembre fino al successivo marzo/febbraio la casa del tesoro è chiusa.

Trasferimento in stazione e partenza alla volta di Takayama con cambio a Nagoya

Treni suggeriti:

Kiso Fukushima - Nagoya Espresso Shinano n. 10 12.30-14.01
Nagoya – Takayama Espresso Wide View Hida n. 13 14.48-17.10

Situata nell'omonima valle ai piedi delle Alpi Giapponesi orientali, da sempre ha rivestito un ruolo importante nell'economia della zona sia dal punto di vista agricolo che commerciale. La sua prosperità nel periodo medioevale si può oggi ammirare nei bellissimi carri e striscioni preparati per i festival locali di
metà aprile e metà ottobre. Sicuramente una delle attrazioni principali è rappresentata dalle piccole stradine in centro città che riescono a conservare il tipico stile architettonico Edo ed a trasmettere il fascino ed un'atmosfera unici.

Sistemazione in Ryokan o in Hotel.

Pernottamento.


7° Giorno – Takayama

Intera giornata a disposizione.

Situato nel nord della provincia di Gifu, Takayama è un antico borgo feudale noto per le sue vecchie case di legno, allineate e uniformi in altezza, che conferiscono alle strade un aspetto di ordine e bellezza. La città è nota anche per il festival che si tiene ogni anno in primavera e in autunno. Il festival risale al XVI secolo ed è uno dei tre festival più grandi e belli del Giappone. Durante il festival, la città è attraversata da grandi carri fiammeggianti, i quali offrono agli spettatori un’ammirevole sintesi della bellezza dell’artigianato della regione.

Ecco alcune delle visite suggerite:

I mercati del mattino di Takayama Jinja e di Miyagawa sono molto famosi a Takayama. Ogni mattino, le mogli dei contadini dei villaggi circostanti vi giungono con i loro prodotti freschi (ortaggi e fiori). Le varie produzioni scandiscono lo scorrere delle stagioni nelle montagne che circondano la città.
10 minuti a piedi dalla stazione di Takayama, dalle 7:00 a mezzogiorno.

La zona di San-Machi Suji (15 minuti dalla stazione)

Il centro della città vecchia di Takayama è un luogo vivace. Le tre principali vie di San-machi Suji sono strette e piene di negozi di oggetti tradizionali, di botteghe artigiane, osterie e birrerie (contraddistinte da una palla di aghi di cedro penzolante all’esterno). Ci sono anche molti ristoranti che offrono specialità locali o negozi di antiquariato specializzati in arti popolari antiche. In tutto il quartiere sono presenti numerosi piccoli musei, ospitati in edifici tanto interessanti da visitare quanto le mostre stesse. È possibile inoltre osservare i depositi dei grandi carri utilizzati per il famoso Festival di Takayama in primavera e in autunno.

Museo delle arti popolari di Kusakabe
Situato sulle rive del fiume Miyagawa, questo museo è un superbo esempio dell’architettura tradizionale di Takayama
17 minuti a piedi dalla stazione di Takayama.

Mostra dei carri del festival
I visitatori che non possono essere a Takayama durante le feste autunnali e primaverili troveranno qui quattro degli undici grandi carri colorati utilizzati durante la processione. I carri sono classificati importanti beni culturali.
25 minuti a piedi dalla stazione di Takayama.


8° Giorno – Takayama – Shirakawago - Kanazawa

Di prima mattina suggerita la visita al mercato di Takayama.

Ogni mattino, le mogli dei contadini dei villaggi circostanti vi giungono con i loro prodotti freschi (ortaggi e fiori). Le varie produzioni scandiscono lo scorrere delle stagioni nelle montagne che circondano la città.

Proseguimento con Nohi Bus incluso (11.20-12.10) alla volta del bellissimo villaggio di Shirakawa-go è situato nella regione della valle di Shokawa, una remota regione incastonata tra i panorami montani tra Takayama e Kanazawa, nota soprattutto per le caratteristiche case dal tetto di paglia ad alti spioventi. La valle di Shokawa comprende due zone, Shirakawa-go (inclusa Ogimachi) a sud e le cinque borgate di Gokayama a nord; di queste tre insediamenti - Ogimachi, Suganuma e Ainokura - sono Patrimonio Mondiale dell'Umanità dal 1995 per il grande valore architettonico delle case rurali o fattorie "minka" e per salvaguardare l'originale ubicazione ed ambientazione del villaggio. Da allora, se non altro per promuovere il turismo, gli abitanti di Ogimachi sono parte attiva nella protezione delle abitazioni e dell'intero villaggio.

Fino agli anni '70 la maggior parte degli abitanti lavorava la seta e i bachi venivano allevati nelle case gassho-zukuri. Oggi delle 1800 case gassho-zukuri della regione ne rimangono solo 150.

L'insediamento di Ogimachi è il villaggio più grande, con 59 case gassho e un Museo all'aperto (gassho-zukuri Minka-en). In aprile o maggio ad alcune case viene rifatto il tetto in paglia: un lavoro di due giorni che occupa circa 200 persone.

Tempo per le visite in loco e quindi proseguimento sempre con Nohi Bus alla volta di Kanazawa incluso (15.55-17.20).

Sistemazione hotel.

Pernottamento.


9° Giorno – Kanazawa – Kyoto

Mattinata dedicata alle visite libere in città.

Il famoso Parco di Kenroku-en, considerato una dei più bei giardini del Giappone, alla Nomura Buke House, tra le viuzze di Nagamachi, una volta dimora di un samurai, ottimamente preservata con un bel giardino al cui interno si trova un albero di oltre 400 anni fa. Ultima visita all'interessante e particolare Tempio di Myoruji, un tempo frequentato dal clan dei Maeda e ricco di passaggi segreti e camere nascoste che permettevano fughe immediate in caso di pericolo.

Proseguimento pomeridiano con treno espresso:

Treno suggerito:

Kanazawa – Kyoto Thunderbird n.34 16.00-18.09

Situata a 513 km a sud-ovest di Tokyo, è considerata la capitale del turismo giapponese. La città, circondata da bellissime colline e dalle dimensioni medio piccole, è stata capitale del paese dal 794 al 1868 ed è ricca di testimonianze storiche quali santuari, templi, palazzi e giardini. Il quartiere di Shijo-Kawaramachi offre numerosi grandi magazzini e svariati negozi antichi e moderni, mentre quello di Higashiyama viene suggerito a chi è alla ricerca di tranquille passeggiate tra templi, santuari e musei, interessanti anche gli intrattenimenti notturni tradizionali di Gion.

Sistemazione in hotel.


10° Giorno – Kyoto

Giornata a disposizione.

Visite suggerite:

Il Tempio Kinkakuji
Anche conosciuto come Golden Pavilion, è l'antica residenza di uno dei signori della città ed è ricoperto da circa 200.000 fogli dorati.

A partire dall'ottavo secolo, molti nobili di Kyoto fecero edificare numerose ville a Kitayama, una zona che si trova a nord-ovest della città. Particolarmente sontuosa si dice fosse quella che il ministro Saionji no

Kintsune (conosciuto anche come Fujiwara no Kintsune) costruì nel 1224. Molti anni più tardi, lo shogun Yoshimitsu Ashikaga, dopo aver rinunciato al suo incarico, entrò in possesso di Kitayama e lì fece costruire e stabilì la propria dimora. Alla sua morte, avvenuta nel 1408, il figlio di Yoshimitsu, in conformità alla volontà
del padre, trasformò la sua proprietà in un tempio Zen, che prese il nome di Rokuonji. In seguito, durante la guerra di Ōnin che imperversò a Kyoto dal 1467 al 1477, fu interamente distrutto dal fuoco per poi essere successivamente ricostruito nel periodo Momoyama, e arrivare così, grazie anche a numerosi restauri, fino ai nostri giorni.

All'interno di Rokuonji si trova il padiglione Shariden, noto a tutti con il nome di “Padiglione d’Oro” perché quasi interamente dorato. In cima al tetto è stata collocata una statua d'oro raffigurante una fenice, uccello al quale l'antica mitologia cinese attribuiva poteri straordinari. Il Padiglione ha tre piani, ciascuno dei quali costruito in uno stile architettonico diverso: il piano terra è in stile Shinden, il secondo piano è in stile Buze e il terzo è in stile Karayo. Il risultato della commistione dei tre stili è un insieme ben armonizzato. Nel 1950 il Padiglione è stato distrutto da un incendio doloso, ma cinque anni dopo è stato ricostruito in modo completamente fedele all'originale.

Il Tempio Ryoanji
Il tempio Ryoanji fu edificato nel 1450 e appartiene alla scuola Rinzai di cultura e filosofia zen. Il tempio deve la sua fama al giardino roccioso ideato secondo lo stile kare-sansui (giardino all'asciutto), che molti considerano la massima espressione del buddhismo zen.
Il giardino denominato "Il giardino di Toranoko-Watashi", è una composizione di 15 pietre poste in un mare di sabbia bianca racchiuso da un muro di argilla. Il simbolismo delle rocce è stato interpretato in vari in vari modi, tuttavia il significato del giardino, così come quello del pensiero zen, sfugge ad ogni definizione: solo la contemplazione silenziosa può infatti svelare il misterioso significato del giardino, opera peraltro di un autore anonimo.
Il giardino roccioso ha una superficie di 248 mq (misura 25 metri sull'asse est-ovest per 10 metri sull'asse nord-sud). Il sito appartiene al patrimonio mondiale tutelato dall'UNESCO.
Il tempio è circondato da un bel giardino con laghetto che, sebbene meno celebre del giardino roccioso, è comunque molto bello e nei mesi estivi piacevolmente fresco. Questo giardino è stato disegnato per l'aristocratica villa della famiglia Tokudaiji ed era precedentemente chiamato "Oshidori Ike" (Mandarin Duck Pond). Risalente al periodo Kamakura, questo giardino appartiene alla tipologia funa asobi, ovvero a quel tipo di giardini creati intorno a un lago che andrebbero osservati da una barca.

Ci sono caduchi fiori in piena fioritura durante tutte le stagioni intorno allo stagno. Uno splendido scenario fatto da ciliegi in fiore, fiori lilla, piante acquatiche.
Consiglio: visitare il giardino al mattino per evitare la calca dei visitatori immergendosi nella contemplazione zen.

Il Castello Nijo
Il castello di Nijo è un castello del Periodo Edo, così chiamato perché si trova lungo una strada di Kyoto chiamata Nijo.
L'intero castello è stato dichiarato luogo d’interesse storico nazionale, ed è uno dei monumenti più visitati di Kyoto.
Il palazzo di Ninomaru al suo interno è classificato tra i tesori d’arte nazionali, e le 954 pitture al suo interno sono considerate importanti beni culturali. Anche altre ventidue costruzioni all'interno del castello sono state dichiarate importanti beni culturali.
Inoltre il parco del palazzo di Ninomaru è stato ufficialmente dichiarato paesaggio famoso per il suo panorama particolare.

La costruzione
Le porte del castello sono situate nei quattro punti cardinali.
La porta principale è quella a est che dà su via Horikawa; quelle a sud e a ovest non sono usate, perché i ponti che attraversavano il fossato esterno sono stati smantellati. Anche la porta settentrionale oggi è chiusa.
Inoltre all'interno del castello ci sono cinque porte ulteriori.

Tempio Kyomizu
Kiyomizudera, il cui nome vuol dire “il tempio dell’acqua pura”, fu costruito nel 780 da un’antica setta buddista. È uno dei templi più famosi del Giappone, e nel 1994 è stato dichiarato patrimonio culturale dell’umanità. Si trova sulle colline orientali di Kyoto, in mezzo ai boschi, e dal suo ampio terrazzo in legno, che dà al tempio il suo aspetto unico, i visitatori possono ammirare il panorama della città. Sotto il terrazzo scorrono tre rivoli di acqua pura che si dice abbia virtù terapeutiche. Il nome del tempio deriva proprio dall’acqua che scorre dalle colline formando una cascata all’interno del recinto sacro. Dietro la costruzione principale del tempio si trova il santuario di Jishu, dedicato al dio dell’amore. Di fronte al santuario ci sono due rocce, molto distanti tra loro, e si crede che se si riesce a percorrere ad occhi chiusi il cammino che le separa si ottenga la fortuna in amore.

Curiosità:
- Per dire che qualcuno sta prendendo una decisione difficile e rischiosa si dice “buttarsi giù dal terrazzo di Kiyomizudera” (Kiyomizu no butai kara tobioriru).
- Ogni anno, il 12 dicembre, nel tempio viene esposto un carattere cinese scritto a mano dai monaci, il cui significato è scelto per designare la caratteristica dell’anno venturo.
- Qualche volta il tempio è aperto anche di notte.
- Dal tempio si gode di una vista meravigliosa.
- Nel tempio ci sono 16 edifici e 9 opere d’arte considerati patrimonio culturale del Giappone.
- Lungo la strada che dai piedi della collina porta al tempio ci sono numerosi negozi di souvenir che vendono prodotti dell’artigianato locale.
- All’interno del tempio ci sono tre cascate la cui acqua, se bevuta, si crede che aiuti la salute, l’intelligenza e l’amore (le cascate sono ordinate da destra a sinistra secondo la loro virtù).

Tempio Kodaiji
Il Kodaiji è uno dei tanti bellissimi templi presenti nel distretto Higashiyama di Kyoto.
Fu costruito nel 1605 in memoria di Toyotomi Hideyoshi dalla moglie di questo grande leader politico. Oltre alle belle sale del tempio, il Kodaiji possiede un piccolo boschetto di bambù ed un giardino paesaggistico, con tanto di sale da tè, progettato da famosi maestri contemporanei.

Il Distretto di Gion
Gion si trova 5 minuti a piedi a est di Shijo-Kawaramachi, sull’altro lato del fiume Kamo. Questo è uno dei quartieri di geishe più tradizionali, dove le case antiche ben conservate ricordano la Kyoto di una volta. Potrete senza dubbio incontrare delle geiko e delle maiko vicino alle tradizionali sale da tè. Immediatamente a est della strada Shijo, si trova il Santuario di Yasaka-jinja.

Pernottamento.


11° Giorno – Kyoto

Giornata a disposizione.

Visite suggerite:

Suggerita la visita alla zona di Arashiyama (conosciuta anche come Sagano)

La soluzione piùà veloce è partendo dalla Stazione di Kyoto ed utilizzando la linea JR Sagano (conosciuta anche come Sanin Line) con un viaggio di 15 minuti circa per Saga-Arashiyama; dalla stazione si raggiunge il la zona centrale di Arashiyama in 5-10 minuti a piedi.

Da questa zona passa il fiume Hozu, che contribuisce a dare a questo luogo un'atmosfera molto particolare. Uno dei ponti sul fiume è il simbolo di Arashiyama, ovvero il Ponte Togetsukyo (Togetsukyo Bridge, letteralmente "ponte che attraversa la luna"), da cui si può ammirare un magnifico panorama, specialmente con i colori dell'autunno e della primavera.

Nei pressi del ponte si trova il più famoso tempio della zona, il Tenryuji.
Tenryu-ji Temple
(ingresso 600 yen, orari apertura 8:30-17:30, fino alle 17 da ottobre a marzo)
Il tempio più importante di tutta la zona, fa parte dei "5 grandi templi zen di Kyoto" e del Patrimonio Mondiale dell'Umanità dell'UNESCO.
Si tratta di un complesso abbastanza grande, uno dei templi della setta buddista Rinzai, costituito da numerosi edifici. Attorno ad essi si trova un bellissimo giardino zen, ideato dal maestro zen Muso Soseki nel '300.
La fondazione di questo tempio risale al 1339, ma la maggiorparte degli edifici risalgono al novecento.

A nord del Tenryuji si trova una piccola foresta di alberi di bambù attraversata da alcuni sentieri che portano alla Okochi Sanso Villa.

Okochi Sanso Villa (ingresso 1000 YEN, apertura 9-17)
L'ex-residenza di un famoso attore giapponese del novecento, Okochi Denjiro.
Include vari edifici, che non sono visitabili internamente, e un piccolo museo dedicato all'attore. Ma l'attrazione principale di questo luogo sono i suoi giardini che circondano gli edifici, progettati con l'idea di rappresentare il meglio di ognuna delle quattro stagioni.
Inoltre, dato che la costruzione si trova su una collina, si può godere anche di una discreta vista sul quartiere di Arashiyama e la città di Kyoto.

Il prezzo del biglietto d'ingresso è piuttosto caro, ma include anche una consumazione di una tazza di tè verde e un dolcino presso la tea-house della villa.

Tutta la zona di Arashiyama, così come il resto della città di Kyoto, è piena di numerosi altri templi e santuari.
Nel mezzo della foresta di bambù potete visitare un piccolo santuario shintoista, il Nonomiya Shrine (ingresso libero).

Proseguendo verso nord, sparsi per le colline, potete visitare il Jojakkoji Temple, il Nisonin Temple, il Takiguchi-dera Temple, il Gioji Temple.

Saga-Toriimoto
Questa zona si trova nella parte nord di Arashiyama, a circa 2,5 km dal Ponte Togetsukyo.

Si tratta di uno degli "historic preservation districts" di Kyoto. La via principale è stata conservata nello stile del periodo Meiji (1868-1912), con numerose machiya tradizionali, le vecchie case dei mercanti, oggi riconvertite in negozi e ristoranti.
Alla fine della strada si trova il Adashino Nenbutsuji Temple (ingresso 500 YEN, apertura 9-17), un tempio famoso per le circa 8000 statue buddiste custodite all'interno, scolpite nel corso dei secoli in onore dei morti che venivano lasciati lì.

Proseguendo dalla zona di Saga-Toriimoto verso nord per altri 700 metri, incontrerete un altro tempio buddista, il Otagi Nenbutsuji Temple (ingresso 300 YEN, apertura 8-17), un anonimo tempio che però contiene al suo interno circa 1200 rakan, statue in pietra raffiguranti "discepoli" di Budda, ognuna delle quali ha raffigurate in viso delle particolari e curiose espressioni. Queste statue non hanno un gran valore storico, furono realizzate negli anni 80 da vari artisti amatoriali.
Questo tempio, probabilmente anche a causa della sua posizione un pò isolata, è uno dei meno visitati di Arashiyama, ma se si ha abbastanza tempo merita sicuramente una visita.

oppure

Visite suggerite:

Trasferimento libero in stazione e quindi in treno per Fushimi Inari.

Treni suggeriti:

Kyoto – Inari JR Nara Line per Joyo 09.08 – 09.13

Il Fushimi Inari è il santuario shintoista dedicato al kami Inari più importante del paese, nonchè uno dei più famosi santuari shintoisti della città e uno dei luoghi più visitati.

Si trova circa 5 km a sud di Kyoto station, immerso nel verde di una collina che raggiunge un picco di altezza di 233 metri, lungo la quale vi sono vari sentieri molto turistici.

L'attrazione principale di questo luogo infatti non è tanto il santuario in se, i cui edifici principali si trovano alla base della collina e che comunque meritano una breve visita, ma soprattutto i sentieri ("tunnel") sotto centinaia di torii (cancelli sacri shintoisti) che rendono la passeggiata davvero particolare. Ognuno di questi torii è stato donato da qualcuno, infatti sul retro di ognuno di essi potete trovare delle scritte che indicano appunto il nome e la data di donazione.
Per raggiungere la cima della collina ci vogliono almeno due ore, a cui dovete aggiungere il tempo per tornare indietro.
La maggiorparte della gente non arriva fino alla fine, ma si ferma al Yotsutsuji intersection (o anche prima), un luogo che si trova circa a metà percorso, da cui si può godere di una vista panoramica su una parte della città di Kyoto. Da lì in poi i torii cominciano a diminuire e il percorso si fa un pò più ripido.
Lungo tutto il tragitto potrete comunque trovare alcune tea-house, ristorantini, e piccoli edifici o più in generale costruzioni shintoiste appartenenti al tempio. È possibile intraprendere il percorso anche quando fa buio visto che ci sono delle lanterne ad illuminare la via.

Proseguimento dalla stazione di Inari per Nara:

Treni suggeriti:

Inari – Nara Treno JR Nara Line Local per Nara 10.55 12.05
Oppure
Inari – Nara Treno JR Nara Line Local per Nara 11.55 13.05

Antica capitale del Giappone, è ricordata anche come culla dell’arte, della letteratura e della cultura giapponese. I principali luoghi di attrazione per i turisti si trovano nella zona della stazione ferroviaria: il Parco di Nara (o "Parco dei cervi"), il Tempio di Kofukuji ed il Museo Nazionale.
Il Tempio di Todaiji ospita il Grande Buddha di Nara ed è il più celebre tra monumenti antichi della città. Il Daibutsu-den, in cui è contenuta la statua di bronzo, è la costruzione in legno più grande del mondo.
Altro sito da non perdere è il Grande Santuario Kasuga, costruito nel 768 e uno dei più famosi santuari shintoisti del Giappone. Gli edifici laccati di rosso vermiglio regalano un contrasto sorprendente e ricco di bellezza con la vegetazione circostante. 1800 lanterne in pietra illuminano la cinta muraria del santuario e un migliaio di lanterne in metallo sono appese sui cornicioni dei suoi corridoi.

Treni suggeriti:

Nara - Kyoto JR Nara Line per Kyoto 17.08 – 18.18


12° Giorno – Kyoto – Shin Imamiya – Gokurakubashi – Monte Koya

Trasferimento libero in stazione e quindi treno alla volta di Shinimamiya e Gokurakubashi da dove parte la funicolare per raggiungere finalmente il Monte Koya.

Kyoto – Osaka JR Special Rapid Service per Banshuako 09.00-09.28
Osaka – Shin Imamiya JR Kansai Airport Rapid Service per Kansai 09.33-09.49
Shin Imamiya – Gokurakubashi Koya n. 3 10.02-11.19
Gokurakubashi – Koyansan Gremagliera 11.25-11.30

Trasferimento libero e sistemazione in camera in stile giapponese (senza WC in camera), prima colazione e cena vegetariani inclusi

A 900 metri di altitudine, sulla vetta del Monte Koya, all’interno del Parco Regionale di Koya-Ryujin, è situato il Tempio di Kongobu-ji, fondato nell’816 dal monaco Kukai (conosciuto anche sotto il nome di Kobo-Daishi) e divenuto il tempio principale del Buddismo Shingon, ramo esoterico del Buddismo giapponese.

Da allora 120 templi e monasteri sono stati eretti sulla montagna, facendone un centro religioso di primo piano. Alcuni fra essi offrono alloggio a pellegrini e visitatori, o piatti vegetariani, o anche la possibilità di iniziarsi alla pratica dello zazen, la meditazione zen. Il sito è classificato come Patrimonio Mondiale dell’UNESCO.


13° Giorno – Monte Koya – Osaka

Tempo a disposizione con possibilità di partecipare alle cerimonie del mattino, approfondire le visite in loco e quindi intraprendere viaggio verso Osaka sempre con funicolare e treno.

Koyasan – Gokurakubashi Gremagliera 12.40-12.45
Gokurakubashi – Shin Imamiya Koya 4 12.26-13.43
Shin Imamiya – Osaka JR Yamatoji Rapid Service per OSAKA 14.09-14.23
Osaka – Shin Osaka JR Spcl Rapid Service per OMISHIOTSU 14.30-14.34


Nel caso di sistemazione alberghiera nei pressi della stazione di Osaka Namba:

Gokurakubashi – Namba Nankai Koya 4 12.26-13.46


Sistemazione in Hotel.

Capitale commerciale ed industriale dell'ovest. I quartieri più movimentati sono quelli di Umeda e Namba: il primo è famoso per le innumerevoli gallerie commerciali sotterranee, il secondo abbonda di cinema, teatri, ristoranti e bar.

L'isola di Nakanoshima, che si trova alla confluenza dei fiumi Dojima e Tosabori, è il centro amministrativo, economico e culturale di Osaka.
Minami, la parte meridionale della città, comprende i quartieri tradizionali di Osaka: Dotombori, che tiene alta la reputazione della città quanto ad arte culinaria e festeggiamenti, grazie ai suoi numerosi ristoranti e bar in un’atmosfera a colori vivaci, Shinsaibashi, da cui si dettano le nuove tendenze della moda come America-mura, e Nipponbashi con i suoi numerosi teatri.
Shinsaibashi Suji, una mecca dello shopping a Osaka, caratterizzata dal contrasto tra i molti negozi tradizionali e i grandi magazzini moderni come Daimaru e Parco.

Al centro di un grande parco si erge il Castello di Osaka, simbolo della potenza e della storia della città. Nella torre principale sono illustrati numerosi reperti storici, tra cui un paravento che rappresenta la "Guerra d’estate di Osaka" e un diorama sulla vita di Toyotomi Hideyoshi.

Shin Città di Umeda
Progettato dall’architetto Hiroshi Hara, questo complesso di edifici collega epoche diverse fra loro con la sua galleria di negozi in stile Anni Venti nel sottosuolo, e il suo giardino galleggiante al trentanovesimo piano del futuristico Umeda Sky Building, piattaforma aperta a 360 gradi. Vi si può accedere tramite un ascensore esterno e poi da una passerella che dà l’impressione di essere sospesi nel vuoto sopra la città.
10 minuti a piedi dalla stazione JR di Osaka.

Il Castello di Osaka risale alla fine del XVI secolo e fu costruito da Toyotomi Hideyoshi, il signore della guerra che soggiogò il Paese. Incendiato e ricostruito a più riprese, il castello domina oggi, in posizione centrale, un grande parco di 6 ettari molto amato dagli abitanti della città, che vengono qui a passeggiare quando fioriscono i ciliegi, in primavera.

Al centro di un grande parco si erge il Castello di Osaka, simbolo della potenza e della storia della città. Nella torre principale sono illustrati numerosi reperti storici, tra cui uno paravento che rappresenta la "Guerra d’estate di Osaka" e un diorama sulla vita di Toyotomi Hideyoshi. La torre offre anche una veduta spettacolare sulla città. Lo yagura (torretta) e i muri in blocchi di pietra colossali risalgono al periodo Tokugawa.

Dotombori
Sulle rive del canale di Dotombori si trova uno dei quartieri più vivaci della città, animato com’è da numerosi ristoranti, bar e teatri dove si esibiscono cabarettisti, in un tripudio di insegne stravaganti e giganteschi neon.


14° Giorno – Osaka

Trasferimento libero in aeroporto per la partenza.
mini guida Mini guida    |    Condividi su: facebooktwitter
MOSTRA MAPPA   vedi
NASCONDI MAPPA   nascondi