La Cerimonia del The' e Prova Kimono sull'Isola di Miyajima

 

Miyajima

Giornaliero dal 04/01 al 29/12 - 10.00, 13.00 o 15.00 - 30 min. circa (MIY)

a partire da: € 81.00 a persona
LA CERIMONIA DEL THE' E PROVA KIMONO SULL'ISOLA DI MIYAJIMA

Giornaliero dal 04/01 al 29/12 - 10.00, 13.00 o 15.00 - 30 min. circa

Ritrovo 10 minuti prima rispetto all'orario prenotato, direttamente presso:

Okeiko Japan Miyajima (Tokuju-ji Temple 徳寿寺)
741-1, Miyajimacho, Hatsukaichi City, Hiroshima 739-0588 広島県廿日市市宮島町741-1

Mappa: https://goo.gl/maps/Six9GeNUgTGH2Dcz6

Il tempio si trova a 5 minuti a piedi dal Miyajima Ferry Terminal)

Personale specializzato Vi condurrà in 30 minuti circa alla scoperta della cerimonia del thè, attraverso la storia e le tecniche che la hanno resa famosa ed unica in tutto il mondo.
In aggiunta avrete la possibilità di vestire un vero kimono giapponese (la durata complessiva dell'esperienza cerimonia del thè e vestizione del kimono durerà circa 1 ora)

CERIMONIA DEL THE

La cerimonia del tè "Cha No Yu" in Giappone nacque per calmare la mente dei guerrieri prima di una battaglia. Il più grande e indiscusso maestro del tè era il monaco zen Sen-no-Rikkyu, vissuto nel XVI secolo, il quale trasformò la cerimonia in una grande forma d'arte e ne racchiuse il senso in quattro parole: wa armonia, kei rispetto, sei purezza, jaku tranquillità. Solo con una costante e attenta applicazione di queste regole, si potrà pienamente capire il senso profondo della cerimonia.

La cerimonia del tè si svolge utilizzando il tè Matcha, pregiato tè giapponese in polvere, ricco di proprietà benefiche per l'organismo umano e conosciuto fin dai tempi antichi come "elisir di lunga vita". E' necessario acquisire una particolare preparazione prima di poter accedere alla cerimonia, ogni azione viene svolta dopo un’adeguata meditazione, occorre riuscire a stabilire un legame fra l’uomo e il sacro.

Di grande importanza sono anche agli oggetti, gli “attrezzi del mestiere” che nel corso della cerimonia assumono un ruolo fondamentale. Il silenzio è tassativo durante la cerimonia, questo permette di potersi immergere nella natura osservando e ascoltando tutto quello che essa produce, per arrivare a dimenticare lo stress quotidiano e riuscire a sentirsi parte di essa.

Un’apposita stanza ospita i partecipanti alla cerimonia che devono entrare molto lentamente chinando la testa in segno di saluto e di rispetto e, dopo aver ammirato ed apprezzato il dipinto o la composizione floreale che è sempre presente nella stanza delle cerimonie, prendere posto ognuno su una stuoia detta tatami, sedendosi sui talloni e rimanendo con il busto eretto.

Tutto si svolge in una particolare atmosfera che si crea naturalmente con un gioco di luci e ombre dato dai raggi del sole che entrano dall’esterno in modo discreto e attenuato. l’atmosfera deve rilassare creando la sensazione di vuoto, permettendo alla mente di liberarsi da qualsiasi pensiero e riuscire così ad impegnarsi nella concentrazione. Dopo che gli ospiti si sono preparati, il maestro inizia la cerimonia preparando l’infusione, che consiste nell’aggiungere al tè Matcha acqua calda a circa 60° e mescolare con un particolare “frullatore” dello chasen fatto con una canna di bambù. La preparazione acquisterà immediatamente una splendida colorazione verde brillante e verrà servita in particolari tazze dette chawan, non perfettamente tonde e con il bordo ondulato.

Ogni persona a turno, dovrà fare due inchini dopo di che potrà prendere la ciotola, avendo cura di portare alla visione di tutti i partecipanti la sua parte più bella facendola girare verso di loro e quindi, sorseggiare il tè facendo sentire il rumore della deglutizione.

Esistono due tipi di cerimonia Koicha e Usucha.
Nella cerimonia Koicha si bevono solo alcuni sorsi da una sola tazza, non prima di averne ammirato la bellezza, per poi passare la tazza, ripulita con un tovagliolo nel punto dove si sono appoggiate le labbra, all’ospite accanto che ripeterà l’operazione.
Nella cerimonia Uscha ogni ospite beve tutta una tazza di tè, che poi restituisce al maestro, il quale laverà accuratamente la tazza, riempiendola nuovamente con altro tè e porgendola all’ospite successivo.
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