Macao in aliscafo
Giornaliero su base gruppo in inglese (intera giornata, 9 ore) – pranzo
Partenza verso le ore 08.00 dal Vostro hotel e trasferimento al porto per il trasferimento in aliscafo navigando l'estuario del Fiume delle Perle alla volta Macao (1 ora circa), che fino al 1999 è stata colonia portoghese. La visita di Macao ci riconduce ad un aspetto ormai perduto della Cina coloniale: i resti della Chiesa di San Paolo, costruita nel 1602 e distrutta da un incendio nel 1835, che ne ha lasciato pressoché intatta la facciata; il Tempio A-Ma, costruito più di 400 anni fa; i resti delle antiche mura, erette nel 1569 dai portoghesi a scopo difensivo; la Senado Square, piazza interamente pavimentata con pietre colorate disposte a “onde” e circondata da palazzi storici. Pranzo e immancabile fermata al Casinò, quindi rientro a Hong Kong in aliscafo.
N.B. Visto per Macao da ottenere direttamente in arrivo a Macao escluso. Necessario il passaporto.
Negli ultimi dieci anni Macao ha decuplicato il numero di turisti, soprattutto da quando sono stati aperti numerosi casinò e sale da gioco. I maggiori visitatori della città è di origine cinese,e prevalentemente vanno a Macao perché attratti dal gioco d’azzardo. Per chi volesse recarsi a Macao non solo per tentare la fortuna, la guida offre tutte le indicazioni per arrivarci e una volta sul posto, i più belli itinerari da vedere.
Macao si affaccia nella parte meridionale del Mar Cinese. Nell’entroterra c’è l’Aeroporto Internazionale di Macao che non serve voli provenienti né dall’Europa, e tanto meno dall’Italia. Chi volesse recarsi a Macao deve prima atterrare all’aeroporto di Hong Kong e da qui usufruire dei traghetti in servizio dalle ore 7.00 alle ore 24.00 (con partenze ogni 15 minuti) rivolgendosi direttamente alla compagnia marittima Turbojet. Il viaggio dura all'incirca un'oretta.
Purtroppo per il turista diventa difficoltoso spostarsi nella città, poiché il servizio pubblico è quasi assente. Il numero di automobili e motocicli che intasano le strade paralizzano il traffico, muoversi diventa caotico, è preferibile spostarsi a piedi.
Qualcuno ha azzardato definire Macao la “Las Vegas asiatica” e non ha tutti i torti. A differenza di molte zone della Cina dove il gioco d’azzardo è proibito, a Macao non c’è nessun veto che lo ostacoli, per questo molti cinesi attratti dalla “puntata rischiosa” e dalle luci al neon, ogni giorno partono da Hong Kong per assediare i casinò della città. Come si scende dal traghetto il turista viene attorniato da gente che vuole trascinarlo nella propria sala da giochi. Ci sono pulman che accompagnano gli intrepidi scommettitori fino all’ingresso della casa da gioco, addirittura i più ricchi fanno atterrare il proprio elicottero sopra i tetti dei grattacieli-casinò: alcuni di questi sono il Sands e il Gran Lisboa.