Sulle Orme Dei Samurai In Italiano con Himeji, Kurashiki, Hiroshima e Miyajima 2024/25
12 Giorni / 11 Notti - Su base gruppo in italiano con partenza la domenica come da calendario partenze(JTB)
Itinerario: Kyoto, Himeji, Kurashiki, Hiroshima, Miyajima, Kanazawa, Shirakawago, Takayama, Hakone, Tokyo
Partenze base gruppo in italiano come da calendario partenze
2024
Marzo 31
Aprile 7, 14
Luglio 14, 21, 28
Agosto 25
Ottobre 6, 13
2025
Marzo 9, 16, 23
HOTEL PREVISTI (o similari):
Cat. Standard
-Kyoto - Miyako Hotel Kyoto Hachijo (South Wing camera a due letti da 23 mq)
-Hiroshima - Granvia Hiroshima (camera standard a due letti da 21 mq) o similare
-Kanazawa - Hotel Vista Kanazawa (camera standard a due letti da 21 mq o doppia con un letto da 19 mq)
-Takayama - sistemazione in Ryokan: Hoshokaku o similare (camera stile giapponese - cena inclusa)
-Tokyo - Keio Plaza Hotel (camera standard da 23.5 mq)
La quota comprende:
Hotel con prima colazione.
Pasti come da programma (8 pranzi – 1 cena solo per sistemazione in Ryokan).
Treno Kyoto - Himeji- Kurashiki - Hiroshima - Kyoto - Kanazawa e Takayama - Tokyo (via Nagoya) in seconda classe
Visite indicate in programma con ingressi inclusi come indicato in programma, con trasporti pubblici (metropolitana, bus o treno locale) o privati a seconda del numero di partecipanti
Trasferimenti aeroporto di Osaka / hotel a Kyoto con bus navetta (senza assistenza); hotel di Tokyo / aeroporto con servizio navetta (senza assistenza)
Spedizione separata dei bagagli (1 valigia a persona) da Kyoto a Tokyo (da prevedere un bagaglio a mano per le notti a Kanazawa e Takayama).
La quota non comprende:
Pasti e bevande non indicati in programma
Mance ad autisti e guide ed extra personali
Tutto quanto non espressamente menzionato alla voce “la quota comprende”
PROGRAMMA DI VIAGGIO
1° Giorno – Osaka - KyotoArrivo all’aeroporto di Osaka Kansai, incontro con l’assistente parlante inglese che Vi accompagnerà alla partenza del bus navetta MK diretto all'hotel di Kyoto (nessuna assistenza a bordo del bus).
In caso di arrivo ad Osaka Itami il trasferimento avverrà con Airport Limousine Bus fino alla stazione ferroviaria di Kyoto da dove si dovrà proseguire in Taxi (da pagare direttamente e quindi rimborsato direttamente dalla guida il giorno successivo) fino all'Hotel.
Check in individuale e sistemazione nella camera riservata (check-in ore 15:00) e resto della giornata a disposizione.
Pernottamento.
Note: In hotel troverete una lettera di benvenuto della guida che Vi darà indicazioni sull'appuntamento del giorno seguente.
Situata a 513 km a sud-ovest di Tokyo, è considerata la capitale del turismo giapponese. La città, circondata da bellissime colline e dalle dimensioni medio piccole, è stata capitale del paese dal 794 al 1868 ed è ricca di testimonianze storiche quali santuari, templi, palazzi e giardini. Il quartiere di Shijo-Kawaramachi offre numerosi grandi magazzini e svariati negozi antichi e moderni, mentre quello di Higashiyama viene suggerito a chi è alla ricerca di tranquille passeggiate tra templi, santuari e musei, interessanti anche gli intrattenimenti notturni tradizionali di Gion.
2° Giorno – Kyoto - Himeji - Kurashiki - Hiroshima(B, L)Prima colazione e trasferimento a piedi o con bus navetta dall’hotel alla stazione di Kyoto con guida locale parlante italiano o in inglese.
Verso le ore 08.00 p artenza con guida in italiano in treno alla volta di Himeji con visite in loco previste con mezzi pubblici o autobus.
Il Castello di Himeji rappresenta il più fine esempio di castello giapponese. Completato nel 1609, Himeji-jo venne costruito come difesa contro i Daimyo occidentali alleati con il clan Toyotomi. Vista la sua enorme importanza strategica, lo Shogunato Tokugawa si impegnò a fondo nell'intento di costruire una fortezza che rivaleggiasse per possenza ed eleganza con i castelli di Edo e Osaka.
Edificato su di un alto promontorio, il Castello di Himeji, il più grande dei 12 castelli feudali esistenti, domina la città di Himeji. L'edificio è meglio noto come Shirasagi-jo, "il Castello dell'Airone Bianco", a causa della somiglianza della pianta delle mura di cinta con l'immagine di un uccello che spicca il volo. Per molti, l'architettura militare del castello, addolcita da una gradevole composizione delle linee, fa di Himeji-jo l'ultimo castello dei Samurai.
Verso mezzogiorno proseguimento in treno alla volta di Kurashiki.
Kurashiki è un’antica città di mercanti. All’epoca signorile, era un porto attivo per il commercio del riso. Diversi vecchi magazzini del riso testimoniano quest’epoca. Un’atmosfera d’altri tempi e numerosi musei contribuiscono al fascino della città.
Visita al quartiere di Bikan, a 15 minuti a piedi dalla stazione di Kurashiki.
All’epoca signorile, la città di Kurashiki era amministrata direttamente dallo shogunato Tokugawa a Edo (Tokyo). La città era particolarmente prospera, come testimoniano oggi i magazzini del XVII secolo che, con
i loro muri bianchi e le loro tegole verniciate di nero, sono allineati da una parte e dall’altra del canale bordato da salici piangenti. Molti di questi magazzini e delle case dei mercanti sono stati trasformati in musei e si possono visitare.
Ultimo trasferimento in in treno alla volta di Hiroshima verso le ore 16.30.
Arrivo alle 18.00 circa, trasferimento a piedi e sistemazione in hotel con serata a disposizione.
Pranzo in ristorante locale in corso di escursione.
3° Giorno - Hiroshima - Isola di Miyajima - Kyoto (B, L)Visita della città: il Memoriale della bomba atomica e il Memoriale della pace.
Proseguimento al porto per il trasferimento in traghetto all’isola di Miyajima. Visita al tempio di Itsukushima.
Itsukushima è un santuario shintoista inserito nell'elenco dei Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO, nonché tesoro nazionale del Giappone.
Il complesso risale al VI secolo, ed ha mantenuto la sua forma attuale dal 1168. L'edificio templare, consistente in una serie molto articolata di strutture a palafitta edificate sulla baia, venne costruito a causa dello status di santità dell'isola stessa su cui sorge. La gente comune storicamente non poteva mettere piede sull'isola senza attraversare in barca il famoso torii sull'acqua, collocato in mare di fronte all'ingresso del tempio. Di fianco al santuario c'è un centro di Nō.
Il 5 settembre 2004, il complesso religioso fu seriamente danneggiato da un tifone: i tetti e i camminamenti furono parzialmente distrutti, e per questo rimase chiuso per lavori di ricostruzione. Oggi è riaperto al pubblico, anche se i delicati lavori di restauro sono tuttora in corso.
Il santuario di Itsukushima ha un valore sacrale di estrema importanza in Giappone: mantenere la purezza del santuario è così importante che, dal 1878, non sono permesse nascite o morti tra le mura del complesso. Da quell'anno persino le sepolture sull'isola sono vietate.
Il torii del santuario di Itsukushima è una delle maggiori attrattive turistiche del Giappone, e l'immagine del portale di fronte al Monte Misen dell'isola è classificata tra le Tre Viste del Giappone (insieme alla lingua di sabbia di Amanohashidate e alla baia di Matsushima). Il portale orginale è stato eretto nel 593 e rinnovato nel 1168, ma la versione attuale è del 1875. Il torii è alto sedici metri ed è costruito in selezionatissimo legno di canfora, fatto venire appositamente da Miyazaki, nel Kyushu. Lo stile è quello denominato "a quattro pilastri" (yotsu-ashi), che consente maggiore stabilità alla struttura. Con l'alta marea il portale sembra galleggiare; con la bassa marea può essere raggiunto a piedi dall'isola (similmente a come accade al monastero di Mont Saint Michelle in Francia). È un'usanza comune per i visitatori inserire monete nelle crepe dei pilastri del torii esprimendo un desiderio; altra abitudine degli abitanti del luogo è riunirsi alla bassa marea per raccogliere i crostacei attaccati alla base del torii stesso. Di notte il torii è illuminato.
Trasferimento pomeridiano di rientro in treno a Kyoto con arrivo in stazione alle ore 18.00. Trasferimento libero in hotel.
Pranzo in ristorante locale in corso di escursione.
4° Giorno - Kyoto (B, L)Prima colazione in hotel.
L’intera giornata è dedicata alla visita della città con guida parlante italiano e comprendente: il castello Nijo, il tempio Kinkakuji, il tempio Kiyomizu e il quartiere di Gion.
Pranzo incluso nel corso delle visite.
Il Tempio Kinkakuji (il Golden Pavilion), antica residenza di uno dei signori della città, recentemente ristrutturato è ricoperto da circa 200.000 fogli dorati.
Il Castello Nijo
Il castello di Nijo è un castello del Periodo Edo, così chiamato perché si trova lungo una strada di Kyoto chiamata Nijo.
L'intero castello è stato dichiarato luogo d’interesse storico nazionale, ed è uno dei monumenti più visitati di Kyoto.
Il palazzo di Ninomaru al suo interno è classificato tra i tesori d’arte nazionali, e le 954 pitture al suo interno sono considerate importanti beni culturali. Anche altre ventidue costruzioni all'interno del castello sono state dichiarate importanti beni culturali.
Inoltre il parco del palazzo di Ninomaru è stato ufficialmente dichiarato paesaggio famoso per il suo panorama particolare.
La costruzione
Le porte del castello sono situate nei quattro punti cardinali.
La porta principale è quella a est che dà su via Horikawa; quelle a sud e a ovest non sono usate, perché i ponti che attraversavano il fossato esterno sono stati smantellati. Anche la porta settentrionale oggi è chiusa.
Inoltre all'interno del castello ci sono cinque porte ulteriori.
Padiglione d'oro - Tempio Kinkakuji (Rokuonji)
A partire dall'ottavo secolo, molti nobili di Kyoto fecero edificare numerose ville a Kitayama, una zona che si trova a nord-ovest della città. Particolarmente sontuosa si dice fosse quella che il ministro Saionji no Kintsune (conosciuto anche come Fujiwara no Kintsune) costruì nel 1224. Molti anni più tardi, lo shogun Yoshimitsu Ashikaga, dopo aver rinunciato al suo incarico, entrò in possesso di Kitayama e lì fece costruire e stabilì la propria dimora. Alla sua morte, avvenuta nel 1408, il figlio di Yoshimitsu, in conformità alla volontà del padre, trasformò la sua proprietà in un tempio Zen, che prese il nome di Rokuonji. In seguito, durante la guerra di Ōnin che imperversò a Kyoto dal 1467 al 1477, fu interamente distrutto dal fuoco per poi essere successivamente ricostruito nel periodo Momoyama, e arrivare così, grazie anche a numerosi restauri, fino ai nostri giorni.
All'interno di Rokuonji si trova il padiglione Shariden, noto a tutti con il nome di “Padiglione d’Oro” perché quasi interamente dorato. In cima al tetto è stata collocata una statua d'oro raffigurante una fenice, uccello al quale l'antica mitologia cinese attribuiva poteri straordinari. Il Padiglione ha tre piani, ciascuno dei quali costruito in uno stile architettonico diverso: il piano terra è in stile Shinden, il secondo piano è in stile Buze e il terzo è in stile Karayo. Il risultato della commistione dei tre stili è un insieme ben armonizzato. Nel 1950 il Padiglione è stato distrutto da un incendio doloso, ma cinque anni dopo è stato ricostruito in modo completamente fedele all'originale.
Sosta al tempio Kiyomizu interamente costruito in legno e da cui si potrà avere una vista panoramica della città.
Tempio Kyomitsu
Kiyomizudera, il cui nome vuol dire “il tempio dell’acqua pura”, fu costruito nel 780 da un’antica setta buddista. È uno dei templi più famosi del Giappone, e nel 1994 è stato dichiarato patrimonio culturale dell’umanità. Si trova sulle colline orientali di Kyoto, in mezzo ai boschi, e dal suo ampio terrazzo in legno, che dà al tempio il suo aspetto unico, i visitatori possono ammirare il panorama della città. Sotto il terrazzo scorrono tre rivoli di acqua pura che si dice abbia virtù terapeutiche. Il nome del tempio deriva proprio dall’acqua che scorre dalle colline formando una cascata all’interno del recinto sacro. Dietro la costruzione principale del tempio si trova il santuario di Jishu, dedicato al dio dell’amore. Di fronte al santuario ci sono due rocce, molto distanti tra loro, e si crede che se si riesce a percorrere ad occhi chiusi il cammino che le separa si ottenga la fortuna in amore.
Curiosità:
- Per dire che qualcuno sta prendendo una decisione difficile e rischiosa si dice “buttarsi giù dal terrazzo di Kiyomizudera” (Kiyomizu no butai kara tobioriru).
- Ogni anno, il 12 dicembre, nel tempio viene esposto un carattere cinese scritto a mano dai monaci, il cui significato è scelto per designare la caratteristica dell’anno venturo.
- Qualche volta il tempio è aperto anche di notte.
- Dal tempio si gode di una vista meravigliosa.
- Nel tempio ci sono 16 edifici e 9 opere d’arte considerati patrimonio culturale del Giappone.
- Lungo la strada che dai piedi della collina porta al tempio ci sono numerosi negozi di souvenir che vendono prodotti dell’artigianato locale.
- All’interno del tempio ci sono tre cascate la cui acqua, se bevuta, si crede che aiuti la salute, l’intelligenza e l’amore (le cascate sono ordinate da destra a sinistra secondo la loro virtù).
Quartiere di Gion.
Gion si trova 5 minuti a piedi a est di Shijo-Kawaramachi, sull’altro lato del fiume Kamo. Questo è uno dei quartieri di geishe più tradizionali, dove le case antiche ben conservate ricordano la Kyoto di una volta. Potrete senza dubbio incontrare delle geiko e delle maiko vicino alle tradizionali sale da tè. Immediatamente a est della strada Shijo, si trova il Santuario di Yasaka-jinja.
Rientro in hotel, pernottamento.
5° Giorno - Kyoto (B)Prima colazione in hotel e intera giornata libera. Pernottamento
Escursione / esperienza facoltativa (con supplemento e da richiedere all'atto della prenotazione) Machiya, vestizione di un Kimono o Yutaka e Nara.
MACHIYA (NARA-MACHI)
La Machiya è un edificio tradizionale che unisce la bottega e l’abitazione.La sua struttura è molto particolare e il suo aspetto è molto bello, per questo le Machiya affascinano tanta giapponesi ancora oggi.Ancora oggi molte Machiya rimangono nel centro di Kyoto, ma stanno diminuendo man mano che la città si modernizza.
La storia della Machiya
La Machiya è nata nel Periodo Heian, e la sua forma è cambiata nel tempo con il mutare delle condizioni di vita degli abitanti.
La maggior parte delle Machiya che esistono attualmente sono state ricostruite tra la fine del Periodo Edo e il Periodo Taisho.
Una volta la parola “Machiya” indicava gli edifici nel mercato comunale a Kyoto. Quando il centro del mercato è stato trasferito a via Machi-koji (il nome attuale è via Shinmachi-dori) anche molti negozi si sono trasferiti, allineandosi lungo la strada. Il negozio aveva anche il ruolo di abitazione della famiglia dei negozianti, e questo tipo di edificio è stato chiamato “Machiya”.
Con il passare del tempo la via si è sviluppata in un centro commerciale, e negozi di uno stesso tipo si sono radunati lungo la stessa contrada. Ecco perché nel centro di Kyoto ci sono strade che hanno nomi di attività commerciali: per esempio Hanaya-machi-dori, la via dei fiorai, Shio-koji, la via dei negozi che vendono condimenti, Hari-koji, la via delle sartorie, ecc. Le strade commerciali hanno uno stretto rapporto con la Machiya. Una volta c’erano gabinetti pubblici, pozzi e luoghi per il bucato nelle strade di Kyoto. La strada era un luogo pubblico per lo scambio d’informazioni e la comunicazione, più che una semplice zona di passaggio.
Le Machiya erano allineate lungo le vie, e lo spazio racchiuso dagli edifici era il centro della comunità che viveva e lavorava insieme.
La stessa idea è il principio organizzativo anche della struttura interna della Machiya.
La struttura interna della Machiya
La Machiya è lunga e stretta, quindi è chiamata “casa a forma di anguilla”.
All’interno c’è un passaggio, chiamato Tori-niwa, ossia “il cortile per il passaggio”, che conduce dalla porta principale all’ingresso posteriore attraverso l’interno dell’edificio. Il passaggio comunica con tutti gli ambienti al pianterreno della Machiya, la bottega, la cucina e le stanze d’abitazione, quindi si può dire che il passaggio è in parte un luogo pubblico all’interno dell’edificio. Esso è considerato come esterno dai giapponesi, che distinguono rigorosamente tra interno ed esterno, e hanno l’abitudine di togliersi le scarpe quando entrano dentro alle case. Il passaggio è diviso in due parti, la parte pubblica vera e propria e una parte privata con una porta interna tra la bottega e la cucina.Insomma, nella Machiya pubblico e privato, esterno e interno si mescolano.
Le caratteristiche architettoniche della Machiya
Lungo la parete esterna che dà sulla strada c’è un recinto a forma di arco fatto di bambù, legno e metallo. Esso non solo protegge il muro dall’urina di cani e gatti, ma protegge anche dai ladri.
La caratteristica principale della Machiya sono le finestre e le porte a grata. Ce ne sono diversi tipi, e ogni grata ha forma e struttura particolari.
Le differenze indicano le diverse professioni. Per esempio, ci sono le grate tipiche delle bottiglierie, quelle dei negozi di riso, delle tintorie e delle sartorie.
La Machiya oggi
Le Machiya sono un tipo di abitazione antico e affascinante, ma è anche vero che la maggior parte delle persone che vi hanno abitato a lungo desiderano demolirle perché sono ormai diventate vecchie e scomode. Perciò ogni anno tante Machiya vengono distrutte, ma per fortuna esiste anche un movimento per la protezione delle Machiya.Vi sono in particolare giovani che rinnovano vecchie Machiya trasformandole in ristoranti, caffè o negozi. Essi riescono ad armonizzare la bellezza tradizionale delle Machiya con la sensibilità di oggi, creando un’atmosfera accogliente e simpatica.
Speriamo che queste Machiya rinnovate aumentino e siano amate dai giapponesi di oggi e di domani!
ESPERIENZA IN KIMONO O YUTAKA
In origine il termine "kimono" veniva usato per ogni tipo di abito; in seguito è passato ad indicare specificamente l'abito lungo portato ancor oggi da persone di entrambi i sessi e di tutte le età. Il kimono è molto simile agli abiti in uso durante la dinastia cinese Tang.
Il kimono è una veste a forma di T, dalle linee dritte, che arriva fino alle caviglie, con colletto e maniche lunghe. Le maniche solitamente sono molto ampie all'altezza dei polsi, fino a mezzo metro. Tradizionalmente, le donne nubili indossano kimono con maniche estremamente lunghe che arrivano fin quasi a terra, chiamato furisode. La veste è avvolta attorno al corpo, sempre con il lembo sinistro sopra quello destro (tranne che ai funerali dove avviene il contrario), e fissato da un'ampia cintura annodata sul retro chiamata obi.
Molti credono che il kimono sia l'uniforme utilizzata nella pratica delle arti marziali giapponesi come Karate, Judo e Jujutsu, in realtà si tratta della Keikogi, il cui nome e modello varia a seconda della disciplina. Il kimono viene generalmente abbinato a delle calzature tradizionali giapponesi, specialmente ai sandali geta e zori (simili alle infradito) e a dei calzini che dividono l'alluce dalle altre dita chiamati tabi.
Le visite a Nara (effettuate con utilizzo di mezzi pubblici od autobus privato in base al numero dei partecipanti) prevedono:
- Il Tempio Todaiji
E` l`edificio di legno piu` grosso al mondo. In questo tempio c`e` una colonna con un buco alla base, e di dice che passandoci in mezzo aumenta la propria intelligenza.
Il Grande Buddha del tempio di Todaiji è uno dei tempi Buddha più straordinari del mondo. Realizzato più di 1200 anni fa, cominciò a prendere vita nel 745 DC con il lavoro di doratura, scultura e con la costruzione dello sfondo per altri 26 anni circa. Originariamente si ergeva ad un'altezza di oltre 16 metri, la statua ora è alta 14,98 metri, ma ancora magnifica.
- Santuario Kasuga
Costruito nell VIII secolo come santuario tutelare della famiglia Fujiwara, famiglia influente di Nara, Kasuga è uno dei santuari scintoisti più visitati. In linea con i principi scintoisti di purezza e rinnovamento, la struttura del santuario (così come quella di Ise) è stata demolita e ricostruita identica ogni 20 anni. Questo è accaduto per circa 50 volte fino al 1863 data a cui risale la struttura attuale.
Il santuario è edificato in una bellissima cornice paesaggistica: si trova in un bosco popolato da branchi di cervi sacri, e per accedervi si percorrono vie nel bosco costeggiate da lanterne in pietra. Anche all'interno del santuario si trovano numerose lanterne in bronzo. Due volte l'anno vi si celebra il Festival delle Lanterne e tutte le lanterne nel bosco e all'interno del santuario vengono illuminate, offrendo uno spettacolo suggestivo ed emozionante. Questo avviene a febbraio e a metà agosto per la celebrazione dell'Obon.
Ci sono circa 3.000 lanterne tra quelle in bronzo all'interno del recinto e quelle in pietra dei percorsi esterni. Il 3 o 4 febbraio e il 14 e 15 agosto le lanterne vengono illuminate dando vita ad uno spettacolo suggestivo ed emozionante.
- Il Parco di Nara
Il parco Nara-Koen è abitato da mille cervi che vagano liberamente tra templi e santuari. E’ un vero piacere passeggiare nel parco lussureggiante abbellito da laghetti e osservare le antiche cerimonie del the' che continuano ad essere praticate nel parco da gheishe in abiti storici.
6° Giorno - Kyoto - Kanazawa (B, L)Prima colazione in hotel e trasferimento alla stazione ferroviaria a piedi o con servizio navetta.
I bagagli (1 valigia a persona) verranno trasferiti direttamente all’hotel di Tokyo: occorre prevedere un bagaglio a mano con il necessario per i 2 pernottamenti intermedi a Kanazawa e Takayama.
Partenza in treno alle ore 08.40 alla volta di Kanazawa con arrivo previsto verso le ore 11.05.
Pranzo in ristorante locale.
Mezza giornata dedicata alla visita città con la guida parlante italiano e possibile utilizzo di mezzi pubblici: il distretto di Higashi Chaya, i giardini Kenroku-en, la residenza Nagamachi. L’escursione termina alla stazione verso le ore 17.00. Trasferimento libero in hotel, serata libera e pernottamento.
L’antico quartiere di Higashi Chaya-machi, con le sue stradine fiancheggiate da case di geisha con finestre in listelli di legno e grandi porte, ha serbato intatta la sua atmosfera di quartiere del piacere. Casa di Shima, perfettamente conservata, è aperta al pubblico e può offrire spettacoli di musica dal vivo e di danza tradizionale di geisha.
Parco di Kenrokuen
Considerato uno dei tre giardini più belli di tutto il Giappone, questo parco paesaggistico di 10 ettari è stato creato nel 1676. A quel tempo era il giardino esterno al castello di Kanazawa. Deve il suo nome di "Giardino dei sei elementi combinati" alle sue sei qualità: immensità, solennità, accurata progettazione, venerabilità, freschezza (per i corsi d’acqua che lo attraversano) e paesaggi incantevoli.
Residenze di samurai a Nagamachi
Questa zona ha conservato intatta l’atmosfera tradizionale delle residenze dei samurai (bukeyashiki), alcune delle quali sono accessibili al pubblico. Unico nel suo genere, il quartiere, con le sue stradine acciottolate fiancheggiate da muri in misto di fango, cela dimore di lusso. La visita alla residenza Nomura è infatti irrinunciabile, per un tuffo nello stile di vita dei signori del Giappone tradizionale.
7° Giorno - Kanazawa - Shirakawago - Takayama (B, L)Prima colazione in hotel e trasferimento in bus alla caratteristica cittadina di Shirakawago con visita (guida parlante italiano) del distretto di Ogimachi e delle tradizionali case gasshozukuri. Pranzo incluso nel corso delle visite.
Il villaggio di Shirakawa-go è situato nella regione della valle di Shokawa, una remota regione incastonata tra i panorami montani tra Takayama e Kanazawa, nota soprattutto per le caratteristiche case dal tetto di paglia ad alti spioventi. La valle di Shokawa comprende due zone, Shirakawa-go (inclusa Ogimachi) a sud e le cinque borgate di Gokayama a nord; di queste tre insediamenti - Ogimachi, Suganuma e Ainokura - sono Patrimonio Mondiale dell'Umanità dal 1995 per il grande valore architettonico delle case rurali o fattorie "minka" e per salvaguardare l'originale ubicazione ed ambientazione del villaggio. Da allora, se non altro per promuovere il turismo, gli abitanti di Ogimachi sono parte attiva nella protezione delle abitazioni e dell'intero villaggio.
Fino agli anni '70 la maggior parte degli abitanti lavorava la seta e i bachi venivano allevati nelle case gassho-zukuri. Oggi delle 1800 case gassho-zukuri della regione ne rimangono solo 150.
L'insediamento di Ogimachi è il villaggio più grande, con 59 case gassho e un Museo all'aperto (gassho-zukuri Minka-en). In aprile o maggio ad alcune case viene rifatto il tetto in paglia: un lavoro di due giorni che occupa circa 200 persone.
Nel tardo pomeriggio trasferimento in bus a Takayama con arrivo previsto verso le ore 17.00.
Pernottamento in hotel. (Cena inclusa nel caso di sistemazione in Ryokan)
8° Giorno - Takayama - Tokyo (B, L)Prima colazione in hotel e mezza giornata di visite con la guida parlante italiano: il mercato, l’antica via Kami-Sannomachi ed il Yatai Kaikan (Festival Floats Exhibition Hall).
Situata nell'omonima valle ai piedi delle Alpi Giapponesi orientali, da sempre ha rivestito un ruolo importante nell'economia della zona sia dal punto di vista agricolo che commerciale. La sua prosperità nel periodo medioevale si può oggi ammirare nei bellissimi carri e striscioni preparati per i festival locali di metà aprile e metà ottobre. Sicuramente una delle attrazioni principali è rappresentata dalle piccole stradine in centro città che riescono a conservare il tipico stile architettonico Edo ed a trasmettere il fascino ed un'atmosfera unici.
Mercati del mattino
I mercati di Takayama Jinja e di Miyagawa sono molto famosi a Takayama. Ogni mattino, le mogli dei contadini dei villaggi circostanti vi giungono con i loro prodotti freschi (ortaggi e fiori). Le varie produzioni scandiscono lo scorrere delle stagioni nelle montagne che circondano la città.
San-machi Suji
Il centro della città vecchia di Takayama è un luogo vivace. Le tre principali vie di San-machi Suji sono strette e piene di negozi di oggetti tradizionali, di botteghe artigiane, osterie e birrerie (contraddistinte da una palla di aghi di cedro penzolante all’esterno). Ci sono anche molti ristoranti che offrono specialità locali o negozi di antiquariato specializzati in arti popolari antiche. In tutto il quartiere sono presenti numerosi piccoli musei, ospitati in edifici tanto interessanti da visitare quanto le mostre stesse. È possibile inoltre osservare i depositi dei grandi carri utilizzati per il famoso Festival di Takayama in primavera e in autunno.
Mostra dei carri del festival
I visitatori che non possono essere a Takayama durante le feste autunnali e primaverili troveranno qui quattro degli undici grandi carri colorati utilizzati durante la processione. I carri sono classificati importanti beni culturali.
Trasferimento a piedi alla stazione di Takayama e partenza verso le 13.30 in treno alla volta di Tokyo con cambio a Nagoya.
Arrivo alle 18.15, trasferimento in hotel, serata libera e pernottamento.
9° Giorno - Tokyo (B, L)Prima colazione in hotel e intera giornata di visita città con guida parlante italiano e pranzo incluso: vista panoramica sulla città dal Tokyo Metropolitan Government Office, al santuario di Meiji Jingu e ai distretti di Harajuku e Omotesando, la zona della Ginza ed il tempio di Asakusa Kannon con la Nakamise Shopping Arcade.
Rientro in hotel vero le ore 17.00. Pernottamento.
- Palazzo del Governo Metropolitano di Tokyo
Salita in ascensore che il soli 55 secondi Vi condurrà fino al 45mo piano, ad un'altezza di ben 202 metri. Ottimo punto di osservazione per avere un'idea dell'estensione della capitale giapponese.
- Il Santuario Meiji
Il Santuario di Meijijingu si trova al centro di un lussureggiante parco che comprende circa 100000 alberi. È dedicato all’imperatore e all’Imperatrice Meiji. Il santuario è un edificio particolarmente rappresentativo dell’arte scintoista e vanta il più alto numero di visitatori durante le festività di Capodanno.
Potrete vivere l’atmosfera dei giovani giapponesi lungo la via Takeshita-dori nel quartiere alla moda di Harajuku. Il Museo Memoriale d’Arte di Ota espone la collezione di ukiyo-e di Ota Seizo, per un totale di 12000 stampe che ripercorrono tutta l’epoca Edo. Scendendo lungo la via Omotesando, ricca di eleganti boutique e ristoranti, arriverete alla Galleria Okamoto Taro Kinenkan, dove sono esposte molte delle sue opere. La via Kotto-dori (la strada degli antiquari) dal fascino silenzioso è popolata di numerosi negozi di antiquariato.
- Harajuku ed Omotesando
Harajuku è la zona dove nascono le culture giovanili che si esprimono con la moda di oggetti, accessori e abbigliamento, ad esempio nei piccoli negozi che si susseguono lungo Takeshita-dori, la via sempre vivacemente affollata. Inoltre, in questo quartiere che ha acceso anche la passione per crêpes e pancake si trovano tanti negozi specializzati che si notano immediatamente per la fila di clienti in attesa. Nella vasta area che racchiude il tempio Meiji-jingu, invece, aleggia una quiete solenne che fa dimenticare i caotici momenti in città. E a pochi minuti a piedi da lì c'è Omotesando con gli artistici palazzi della moda e le gallerie d'arte lungo il viale di zelkove, dove godersi lo shopping, l'arte e ottimi piatti.
- Asakusa Kannon Temple
La leggenda racconta che il Tempio Kannon di Asakusa fu eretto nel secolo VII quando due pescatori locali raccolsero nelle loro reti una statua di Kannon.
In origine costruito in quel luogo per raccogliere la statua, il tempio è stato ristrutturato e ampliato molte volte nel corso dei secoli. L'immagine originale di Kannon trovata dai pescatori si dice sia sepolota al di sotto del santuario interno, dorato, che si trova dietro l'altare principale, ma non sono mai state fatte verifiche.
Il quartiere di Asakusa è parte dell'antico centro o shitamachi di Tokyo. Abitato da mercanti e artigiani durante il peridodo Edo (1603-1867), Asakusa è ancora una zona assocciata alla cultura popolare giapponese.
Il tempio Kannon (apertura di 24 ore su 24), nel cuore del cantiere e il più antico di Tokyo, è luogo di venerazione.
Il kaminarimon o la porta del Dio del Tuono, adornata con un'enorme lanterna in carta rossa, segna l'ingresso principale. La Nakamise-dori Street inizia all'interno della porta e conduce al complesso del tempio.
Lungo la strada, sempre affollata, si trovano bancarelle che vendono snack, oggetti tipici e souvenir.
Al termine della strada la porta Hozomon conduce a una pagoda di 5 piani e al palazzo principale. Entrambi gli edifici sono copie in calcestruzzo del dopoguerra con le strutture di legno originali.
Il palazzo principale non ha un'architettura particolare, tuttavia il flusso di visitatori è sempre alto. All'ingresso è posto un'enorme incenso in bronzo. I fedeli immergono le mani e il capo nel fumo dell'incenso, un rito per guarire o prevenire le malattie, prima di salire i gradini e offrire la loro preghiera a Kannon (la dea della misericordia).
10° Giorno - Tokyo - Hakone - Tokyo (B, L)Prima colazione in hotel e intera giornata dedicata all’escursione a Hakone con guida parlante italiano e pranzo incluso. Trasferimento e salita in funicolare al Monte Komagatake, visita alla valle di Owakudani e piacevole crociera sul lago Ashi. Rientro all’hotel di Tokyo vero le 18.00, pernottamento.
Partenza in pullman attraversando la campagna locale sino ad Hakone con minicrociera sul Lago Ashi e salita in funicolare per il Monte Komagatake.
Il lago Saiko o Ashinoko risiede nella Prefettura Di Kanagawa, era originalmente il lago vulcanico del vulcano di Hakone. All'ultimo eruzione del Mt.Kami, il lago vulcanico è stato diviso a Kojiri in due laghi, lago Ashinoko e Sengokubara (che ora è una palude). La figura del lago Ashinoko è come una zucca lunga e stretta e potete vedere la figura meravigliosa del Monte.Fuji che compare inversa sul lago dalla fila degli alberi del cedro lungo la vecchia strada principale di Tokai.
L'Ashi è un lago ricchissimo di trote. Grazie ai suoi flussi acquatici e al quasi perfetto ambiente che lo circonda, dona una navigazione piacevole e pieno di svago a chiunque ne navighi le sue acque.
Secondo i giapponesi, il riflesso simmetrico del Monte Fuji sulla calma superficie del lago Ashi è il più bel panorama del mondo. Il Monte Fuji, alto 3777 metri, è la cima più alta del Giappone ed uno dei più bei coni simmetrici del mondo. La regione dei laghi del Monte Fuji, situata intorno al monte, è molto pittoresca con laghi e foreste.
Lungo le rive di questo lago si trovava l'antica stazione doganale della via Tokaido, che serviva a sorvegliare il transito tra l'Oriente e l'Occidente del Paese: una lapide ed un piccolo museo ricordano oggi la sua antica funzione.
11° Giorno - Tokyo (B)Prima colazione in hotel e intera giornata libera. Pernottamento.
Possibile prevedere con supplemento una tipica cena in un ristorante Izakaya (simile alla nostra trattoria). La guida parlante italiano Vi accompagnerà e Vi darà tutte le indicazioni per goderVi la serata e quindi si congederà.
12° Giorno - Tokyo (B)Prima colazione in hotel e trasferimento in aeroporto con bus navetta (nessuna assistenza a bordo del bus).